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sabato 13 Aprile 2024

I Sentieri della Resistenza in Sabina escursione gratuita con Mountain Wilderness nei luoghi della Battaglia del Tancia

Con Four Seasons Natura e Cultura

Prenotazione online

“Uno degli episodi più sanguinosi della Resistenza nel Lazio si svolge il 7 aprile 1944, Venerdì Santo, quando centinaia di militari della Divisione Hermann Göring, altre formazioni della Wehrmacht e della 116ª Legione della Guardia Nazionale Repubblicana fascista iniziano un vasto rastrellamento ai piedi del Monte Tancia. I partigiani della zona però li aspettano, sparano da buone postazioni, infliggono dure perdite al nemico. Quando la superiorità delle armi dei nazifascisti si fa sentire, alcuni partigiani si ritirano verso Roccantica, Poggio Catino e Casperia. Coprono la loro ritirata i ragazzi che presidiano il Monte Arcucciola. Li comanda Bruno Bruni, 21 anni, un giovane della periferia romana. L’unica mitragliatrice ferma per ore l’avanzata di tedeschi e fascisti. Alla fine, i ragazzi del Monte Arcucciola vengono accerchiati, riescono a resistere qualche minuto, poi vengono catturati e uccisi. L’indomani, i soldati della Wehrmacht incendiano i casali contadini del Tancia e uccidono 18 persone, compresi sette bambini e bambine dai 2 agli 11 anni”

Così Stefano Ardito ci racconta i fatti di quel 7 aprile. Ed è in questi luoghi che si snoda un itinerario di circa tredici chilometri (noi faremo una variante ridotta in lunghezza e dislivello, vedi nelle Informazioni) alla riscoperta di un pezzo importante della storia recente, nel territorio che ha visto nascere la prima zona libera d’Italia, teatro della lotta armata contro l’occupazione. Un vero e proprio percorso museale all’aperto della Resistenza in Sabina.

Per chi desidera approfondire, qui l’interessantissimo video documentario realizzato dal Teatro delle Condizioni Avverse con le interviste ai protagonisti.

Arriveremo all’Arcucciola partendo dalla strada che dal Casale del Tancia porta a Poggio Catino, fermandoci di tanto in tanto per rievocare quegli eventi e capirne la genesi. In prossimita’ di una grande quercia al centro della carreggiata, imbocchiamo la strada forestale che ci porta in breve tempo al casale Ferri, immerso nella vegetazione, centro operativo della Brigata Partigiana D’Ercole-Stalin. Proseguiamo tra i lecci fino alla deviazione per raggiungere, con uno stupendo percorso di cresta, la cima del Colle S. Erasmo a 914 m. Da qui lo sguardo spazia sul Soratte, il Tancia e sul Terminillo in lontananza. Il luogo ideale per il pranzo al sacco. Iniziamo quindi la dolce e breve discesa verso l’Arcucciola: strisce di stoffa rossa legate ai rami ci dicono che questo è suolo sacro. Il luogo è profondamente emozionante e ogni retorica si scioglie come neve al sole primaverile. Rievocati i fatti, ognuno potrà rimanere per un po’ con i propri pensieri. Scendiamo quindi di nuovo sulla provinciale Vecchia Tancia che percorriamo per breve tratto fino alle auto.

INFORMAZIONI

  • Itinerario: percorso ad anello
  • Dislivello: 250 m
  • Lunghezza: 6.5 km
  • Durata: 5 ore
  • Difficoltà: E/▲▲
  • Appuntamento: ore 10:00 presso la zona di parcheggio che si incontra sulla Via Ameraldo de Felice (ex Provinciale Vecchia Tancia) provenendo da Poggio Catino, subito prima della quercia al centro della carreggiata; (https://maps.app.goo.gl/3AjKJA4Rw89gukpC9)
  • Come arrivare: In auto da Roma percorrere l’A1 in direzione Firenze, uscire a Ponzano Romano / Soratte, attraversare Stimigliano Scalo, Frazione Gavignano Sabino del Comune di Forano, svoltare sulla SR 313 in direzione di Poggio Catino. Qui prendere la Via Ameraldo de Felice (ex Vecchia Tancia) e raggiungere la destinazione.
  • Guida: Gianluca Ugolini (AIGAE LA608), Responsabile Regionale Lazio Mountain Wilderness
  • Cosa portare: scarponcini da trekking, bastoncini da trekking consigliati, abbigliamento adeguato alla stagione, giacca a vento impermeabile, cappello, guanti, zaino, acqua (almeno 1,5 lt), pranzo al sacco se non diversamente indicato, lampada frontale.

Per ulteriori informazioni su percorso ed equipaggiamento telefonare a Gianluca al 348 7054571 o scrivere a info@treksforlovers.com

Perché Mountain Wilderness

Il termine “mountain wilderness” si riferisce a quegli ambienti incontaminati di quota dove chiunque ne senta veramente il bisogno interiore può ancora sperimentare un incontro diretto con i grandi spazi e viverne in libertà la solitudine, i silenzi, i ritmi, le dimensioni, le leggi naturali, i pericoli. Il valore della Wilderness risiede dunque soprattutto nella sua potenziale capacità di stimolare un rapporto creativo tra l’uomo civilizzato e gli ambienti naturali. E’ il grado di autenticità di questo rapporto a dare un senso non effimero all’avventura. La definizione proviene dalle Tesi di Biella, manifesto programmatico, elaborato con la nascita di Mountain Wilderness che ancora delinea le azioni dell’associazione. Mountain Wilderness nasce con lo scopo di difendere e recuperare gli ultimi spazi incontaminati del pianeta attraverso strategie che prevedano il ricorso sistematico ad azioni concrete, anche attraverso l’uso della provocazione utopistica, per stimolare la crescita dei livelli di consapevolezza ambientale di strati sempre più ampi di frequentatori della montagna. Mountain Wilderness Italia fa parte di un’associazione internazionale con rappresentanze in diversi Paesi.