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domenica 1 Settembre 2024

I Sentieri della Resistenza in Abruzzo escursione gratuita con MOUNTAIN WILDERNESS e ANPI nella Valle dell'Orfento

Prenotazione online

“Per alcuni la guerra sara’ il ricordo di vittorie gloriose conquistate da uomini armati che avanzavano insieme. Per noi il grande ricordo sara’ quello di una difficile fuga sostenuta da gente di buon cuore, che ci aveva salvato rischiando la vita mentre noi lottavamo per andare avanti aiutandoci l’un l’altro come meglio potevamo”

Così il caporalmaggiore neozelandese John Evelyn Broad nel suo diario, pubblicato nel 1945, che racconta la vita da fuggiasco nelle grotte, nei fienili e nelle masserie della Valle dell’Orfento e di Caramanico, dopo la fuga dai campi di prigionia di Bengasi prima e di Roccamorice poi. Un’altra grande storia di Resistenza, questa volta senza armi ma altrettanto coraggiosa, limpida e pericolosa, che ha avuto come protagonisti coloro che hanno nascosto e sostenuto per sette lunghi mesi i soldati alleati in fuga.

Ci troviamo nella meravigliosa Valle del fiume Orfento, Riserva Naturale dagli anni ’70, cuore del Parco Nazionale della Maiella e uno dei più affascinanti habitat di questo massiccio; suo simbolo è il Merlo Acquaiolo che proprio in questo ambiente vive cibandosi di larve di invertebrati acquatici, indicatori di ambienti fluviali integri. L’ingresso ai sentieri della Valle dell’Orfento è perciò consentito solo previa registrazione, rilasciata per tutelare e monitorare l’area protetta.

In compagnia degli amici dell’ANPI di Caramanico, ripercorreremo le orme del soldato Broad rievocando la storia attraverso brevi letture dal suo diario con un percorso ad anello dal moderato dislivello adatto a tutti.

Partiti dalla frazione di S. Croce a circa 700 metri di altitudine, con il rumore del fiume Orfento gia’ in sottofondo, si procede verso il fondo della valle in un suggestivo bosco misto di roverella, acero e orniello; una breve deviazione ci conduce alla Masseria, rifugio utilizzato più volte durante la fuga. Ripreso il sentiero fino al Ponte del Vallone, attraversiamo il fiume incrociando il Sentiero dello Spirito che, a destra, porta all’Eremo di S. Onofrio e al Ponte di Pietra. Prendiamo invece a sinistra e in breve tempo scopriamo la Grotta di S. Angelo, utilizzata dagli abitanti come deposito di cibo. Dopo una sosta presso la successiva Grotta di Cantrella raggiungiamo il Grottone, a mezza costa sotto i “buchi” di Cialone e Halkett, rifugi in luoghi particolarmente esposti e scelti inizialmente ritenendo improbabile che i tedeschi sospettassero che dei fuggitivi fossero nascosti cosi’ vicino al paese. Da qui infatti e’ ormai visibile Il ponte in ferro che conduce a Caramanico, dove rientriamo tramite il tratto di sentiero detto delle Scalelle.

INFORMAZIONI

  • Itinerario: percorso ad anello
  • Dislivello: 300 m
  • Lunghezza: 7 km
  • Durata: 5 ore
  • Difficoltà: E/▲▲
  • Appuntamento: ore 10:00 presso il Centro Visita del Parco Nazionale della Maiella di Caramanico Terme, Via del Vivaio, frazione di S. Croce; luogo appuntamento
  • Come arrivare: Percorrere l’Autostrada A25 fino all’uscita Scafa-Alanno. Da lì percorrere prima la SS5 e poi la SS487 in direzione Caramanico Terme.
  • Guida: Gianluca Ugolini (AIGAE LA608)
  • Cosa portare: scarponcini da trekking, bastoncini da trekking consigliati, abbigliamento adeguato alla stagione, giacca a vento impermeabile, cappello, guanti, zaino, acqua (almeno 1,5 lt), pranzo al sacco se non diversamente indicato, lampada frontale

L’escursione e’ condotta da Gianluca Ugolini, Guida Ambientale Escursionistica e Rappresentante Regionale Lazio Mountain Wilderness

Per ulteriori informazioni su percorso ed equipaggiamento telefonare a Gianluca al 348 7054571 o scrivere a info@treksforlovers.com

Parteciperanno Rita Silvaggi a nome della sezione “Nicola Cappellucci” dell’ANPI dell’Alta Valle dell’Orta e Carlo Alberto Pinelli, Presidente onorario di Mountain Wilderness International

NOTA
Per chi lo desidera c’e’ la possibilita’ di effettuare un anello “medio” di 13 km e 700 metri di dislivello, ACCOMPAGNATO GRATUITAMENTE DA GUIDA.

Oppure un bellissimo ed impegnativo anello “lungo” di circa 20 km e 1500 metri di dislivello. Chiedere a Gianluca informazioni e tracce.

Sentieri Partigiani

Quest’anno Mountain Wilderness Italia ha deciso di dedicare una parte delle sue molteplici attività in difesa delle montagne all’organizzazione di numerosi eventi escursionistici centrati sulla rivisitazione dei sentieri percorsi dai partigiani durante i mesi della guerra di liberazione dal nazifascismo. L’iniziativa intende delimitare una chiara scelta di campo, collegando non pretestuosamente la lotta attuale per la conservazione della  natura incontaminata delle montagne, all’ eroica resistenza armata di tanti giovani italiani in difesa dei valori democratici, in seguito sanciti dal dettato costituzionale.  Il programma gode della collaborazione dell’ANPI, anche a livello organizzativo e di individuazione dei sentieri più significativi.  Alcuni di tali itinerari sono già stati percorsi con notevole concorso di pubblico nei primi mesi della primavera, altri sono in programma nei prossimi mesi di luglio e agosto e settembre.

L’evento conclusivo: 7-8 ottobre a Paraloup in Valle Stura

L’evento conclusivo, che riassumerà tutte le iniziative realizzate nelle varie regioni italiane nell’arco dell’anno e ne diffonderà il messaggio anche a livello mediatico, si terrà in Piemonte, in coincidenza con le fatidiche date del 7 e 8 settembre, avvalendosi della collaborazione del Parco delle Alpi Marittime, della Fondazione Nuto Revelli, delle locali sezioni dell’ANPI e della adesione del Club Alpino Accademico Italiano, gruppo Occidentale. Altre adesioni saranno benvenute e debitamente messe in risalto.

La borgata Paraloup in valle Stura, già sede del comando partigiano di Giustizia a Libertà, è stata scelta come punto focale dell’evento.

Perché MOUNTAIN WILDERNESS

Il termine “mountain wilderness” si riferisce a quegli ambienti incontaminati di quota dove chiunque ne senta veramente il bisogno interiore può ancora sperimentare un incontro diretto con i grandi spazi e viverne in libertà la solitudine, i silenzi, i ritmi, le dimensioni, le leggi naturali, i pericoli. Il valore della Wilderness risiede dunque soprattutto nella sua potenziale capacità di stimolare un rapporto creativo tra l’uomo civilizzato e gli ambienti naturali. E’ il grado di autenticità di questo rapporto a dare un senso non effimero all’avventura. La definizione proviene dalle Tesi di Biella, manifesto programmatico, elaborato con la nascita di Mountain Wilderness che ancora delinea le azioni dell’associazione. Mountain Wilderness nasce con lo scopo di difendere e recuperare gli ultimi spazi incontaminati del pianeta attraverso strategie che prevedano il ricorso sistematico ad azioni concrete, anche attraverso l’uso della provocazione utopistica, per stimolare la crescita dei livelli di consapevolezza ambientale di strati sempre più ampi di frequentatori della montagna. Mountain Wilderness Italia fa parte di un’associazione internazionale con rappresentanze in diversi Paesi.