La Valle Scura il Terminillo che non avete mai visto
Con Four Seasons Natura e Cultura
Valle Scura è una delle più belle valli del Lazio; incastonata nei Monti Reatini, scende verso est dal massiccio del Terminillo e anche se prende il nome dal torrente Scura che la solca e che l’ha erosa conferendole un profondo profilo a V, ci appare scura proprio per i versanti scoscesi che la rendono solitaria e selvaggia e per questo ricca di biodiversità, in un ambiente dominato dall’acqua.
Ammirandola dall’alto dei pascoli intorno al Rifugio Porcini, nostra meta a 1562 m, assisteremo al risveglio degli alberi e non potremo fare a meno di notare l’impressionante somiglianza con le montagne dai verdi sfumati di tante isole del Pacifico. Un’esperienza unica.
L’escursione ha inizio dal paese di Sigillo (625 m) dove il torrente Scura confluisce nel fiume Velino. Lasciata l’auto sotto al cavalcavia della Salaria seguiamo il sentiero lungo il torrente immersi in una lussureggiante vegetazione e infiniti cespugli di more e, dopo un facile guado, raggiungiamo i “Pisciarelli” a quota 939, dove cascatelle d’acqua limpida e fresca scendono dal Monte Ritornello su rocce ricoperte di muschio.
Proseguiamo nell’ampio anfiteatro boscoso del Vallone Capo Scura e dopo una serie di altri guadi abbandoniamo momentaneamente il sentiero cercando di raggiungere il Malopasso, luogo dove il torrente Scura precipita nella omonima bellissima cascata di oltre 90 metri il cui fragore riusciamo a sentire ma non a vedere.
Riusciremo ad avvicinarci fino a toccarne l’acqua?
Ritrovato il percorso dopo la sosta rigenerante, continuiamo a salire fino al bivio con il sentiero che, a sinistra, porta al Rifugio Angelo Sebastiani. Proseguiamo sulla destra ripidamente nel bosco passando accanto ad una minuscola sorgente di acqua gelata non riportata sulle carte a quota 1370 m per poi uscire, dopo alcuni tornanti, sul prato di fronte al Colle delle Pozze.
Qui il panorama è indescrivibile a parole, bisogna esserci.
Ancora qualche metro e, invisibili fino all’ultimo, siamo accolti da quelli che sembrano una vecchia coppia di sposi, il Rifugio e la Fonte Porcini, a quota 1562.
Dopo il pranzo al sacco davanti al meraviglioso scenario torniamo per la stessa via alle macchine, non senza aver prima visitato il minuscolo bar del paese, per una birra e per quattro chiacchiere con gli avventori del posto.
INFORMAZIONI
- Itinerario: percorso a/r
- Dislivello: 1050 m
- Lunghezza: 16.5 km
- Durata: 8 ore
- Difficoltà: EE/▲▲▲
- Costo: 15,00 €
- Pasti: pranzo al sacco non incluso
- Appuntamento: Ore 9:00 a Sigillo (RI), sotto il cavalcavia della Salaria dove e’ possibile parcheggiare (https://maps.app.goo.gl/yN3LDUAYQDNGYdct5)
- Come arrivare: da Rieti seguire la Strada Salaria direzione L’Aquila-Ascoli Piceno; ad Antrodoco proseguire sulla SS4 Salaria in direzione Ascoli Piceno fino a prendere la vecchia Salaria, appena dopo l’uscita di una lunga galleria, indicazioni per Sigillo. Si attraversa il paese fino ad un ampio parcheggio sotto l’evidente cavalcavia della Salaria.
- Guida: Gianluca Ugolini (AIGAE LA608)
- Cosa portare: scarponcini da trekking, bastoncini da trekking consigliati, abbigliamento adeguato alla stagione, giacca a vento impermeabile, cappello, guanti, zaino, acqua (almeno 1,5 lt), pranzo al sacco se non diversamente indicato, lampada frontale, kit anti-Covid19 come consigliato.
Per ulteriori informazioni su percorso ed equipaggiamento telefonare a Gianluca al 348 7054571 o scrivere a info@treksforlovers.com