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sabato 6 Maggio 2023

Monti della Tolfa, l’abbazia scomparsa (ma anche il sasso della strega, un santuario etrusco, un albero di 300 anni e tanti animali)

Con Four Seasons Natura e Cultura

Prenotazione online

Escursione dal moderato dislivello che regala un’emozione dopo l’altra in un itinerario ad anello alla scoperta di alcuni tesori nascosti nelle montagne di Tolfa. Scenari bellissimi e selvaggi, testimonianze storiche e naturalistiche uniche e meravigliosi panorami che di solito troviamo in terre molto più alte.

Parcheggiata l’auto in uno slargo lungo la via del Marano, appena fuori Tolfa, prendiamo il sentiero in leggera salita sulla sinistra detto dei ginepri, in uso dal periodo etrusco fino al medioevo, con la caratteristica pavimentazione ancora in parte visibile e che, in poco tempo, ci conduce al suggestivo Sasso della Strega, grosso masso in pietra lavica posto su un affioramento completamente privo di vegetazione (il motivo è molto interessante).

Proseguiamo fino a sbucare su un pianoro erboso colonizzato da cavalli in libertà e successivamente al quadrivio della Grasceta dei Cavallari dove troviamo un tempio etrusco del VI secolo a.C. situato proprio dove un tempo passava il confine tra le città di Caere e Tarquinia.

Prendiamo il sentiero a sinistra che in circa mezz’ora ci porta al Cerro Bello, un maestoso albero di 300 anni dal tronco enorme in una radura così solitaria e selvatica che è facile immaginare sabba di streghe alla luce della luna…

Tempo di una merenda e torniamo al quadrivio: questa volta prendiamo a destra il bellissimo Sentiero dei Monaci, usato dai religiosi dell’abbazia di Piantangeli per rifornirsi d’acqua al vicino Fontanile di Baldone. Ed è proprio l’abbazia che andiamo a cercare o, meglio, i suoi ruderi, visto che dopo essere stata abitata da monaci e templari fino al XIV secolo, fu abbandonata in circostanze misteriose, forse a causa della grande peste.

Il luogo è incredibile, emozionante, con la vegetazione in lotta con la pietra per riprendere il proprio spazio. Risalente all’epoca carolingia, l’abbazia sorge in posizione dominante sulla valle del Mignone; obbligatorio accomodarsi sulla sedia scavata nella roccia, perdendosi nello stupendo panorama dell’Etruria.

Sostiamo per il pranzo tra queste rovine nel bosco immaginando chi un tempo vi abitava prima di prendere la via del ritorno che in circa due ore su tortuosi sentieri ci riporta alle auto.

INFORMAZIONI

  • Itinerario: percorso ad anello
  • Dislivello: 450 m
  • Lunghezza: 14 km
  • Durata: 8 ore
  • Difficoltà: E/▲▲
  • Costo: 15,00 €
  • Pasti: pranzo al sacco non incluso
  • Appuntamento: ore 9:00 presso lo slargo lungo la via del Marano, appena fuori Tolfa  (https://goo.gl/maps/dQ4wznjVPEUZrbwQ9)
  • Come arrivare: percorrere la SS1 (Aurelia) oppure la A12 (Roma – Civitavecchia) fino allo svincolo/uscita S. Severa quindi prendere la provinciale per Tolfa.
  • Guida: Gianluca Ugolini (AIGAE LA608)
  • Cosa portare: scarponcini da trekking, bastoncini da trekking consigliati, abbigliamento adeguato alla stagione, giacca a vento impermeabile, cappello, guanti, zaino, acqua (almeno 1,5 lt), pranzo al sacco se non diversamente indicato, lampada frontale, kit anti-Covid19 come consigliato.

Per ulteriori informazioni su percorso ed equipaggiamento telefonare a Gianluca al 348 7054571 o scrivere a info@treksforlovers.com