Viaggio nel Giardino degli Dei: scenari e incontri unici nel Parco del Pollino
A cavallo tra due regioni, Basilicata e Calabria, e tra due mari, il Tirreno e lo Ionio, il Parco Nazionale del Pollino, con i suoi 196.000 ettari, è l’Area Protetta più estesa d’Italia, nonché Geoparco Globale Unesco.
Il complesso montuoso interno è il Gruppo del Pollino, con le cime più rappresentative del Parco: Serra Crispo, Serra delle Ciavole, Serra del Prete, Monte Pollino e Serra Dolcedorme, la vetta più alta con i suoi 2264 metri. In mezzo, una tra le valli fluviali più integre dell’Italia meridionale, habitat di numerose specie quali l’aquila reale, il falco pellegrino, il lupo appenninico, il gatto selvatico. Tutto il territorio è caratterizzato da vaste foreste, con piante secolari di faggio e di pini loricati e neri.
Emblema del Parco, il Pino loricato è una specie presente in Italia unicamente sul Massiccio del Pollino, relitto delle antiche foreste del Terziario, scoperto e descritto solo nel 1905. Esemplari pluricentenari e monumentali ci accompagneranno nella scoperta di un ambiente naturale ritenuto tra i più interessanti e unici del Pianeta, in un contesto montano completamente diverso da quelli a cui siamo abituati in Alpi ed Appennino.
Il VIAGGIO
Facendo base in una masseria completamente ristrutturata nel paese di Rotonda, sede del Parco, partiremo per tre giorni di escursioni diverse tra loro (non difficili ma per le quali è richiesto un buon allenamento) che ci consentiranno di conoscere approfonditamente le aree di maggior interesse naturalistico della zona.
PROGRAMMA
1° GIORNO
Arrivo nel pomeriggio/sera a Rotonda (PZ), sistemazione nella masseria, cena e pernottamento.
2° GIORNO
La Faggeta Vetusta e i Panorami di Cozzo Ferriero e Coppola di Paola
Dal Rifugio Fasanelli ci addentriamo nella foresta di faggi più bella del Pollino (riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO), salendo moderatamente e piacevolmente fino a Timpa dell’Orso, a m 1555. Da qui la salita si fa più ripida ma su terreno comodo (dimenticate le pietraie del centro Italia…) fino a raggiungere una bellissima radura prima e la cima di Colle Ferriero poco dopo, a m 1805, dove sostiamo per una merenda già al cospetto di un notevole panorama. Continuiamo su sentiero non segnato in ambiente selvaggio che probabilmente non ha mai subito tagli forestali, fino al panorama sconfinato della vetta di Coppola di Paola, a m 1919, sui Massicci del Pollino e dell’Orsomarso, la Sila, tutta la Basilicata e, a volte, le Isole Eolie. Dopo il pranzo proseguiamo in discesa, sempre su traccia non segnata, fino alla strada che ci riporterà al Rifugio Fasanelli, non prima di una breve deviazione al Belvedere dei Pini Loricati per una iniziale conoscenza di questo albero unico.
Aperitivo in masseria, cena e pernottamento.
Dislivello: 850 m – Lunghezza: 11 km – Durata: 8 ore
3° GIORNO
Il Giardino degli Dei, nel regno dei Pini loricati giganti a oltre 2000 metri di quota
Lasciate le auto al Rifugio Pino Loricato, ci incamminiamo sul terreno comodissimo del sentiero 931 in una ombrosa foresta in cui convivono abeti e faggi e che sembra uscire da un racconto medioevale, fino ad uscire sul Piano di Jannace dove ci fermiamo per la merenda tra curiosi cespugli di ginepro perfettamente circolari, con stupenda vista del Pollino e della Serra di Crispo, nostra destinazione. Si prosegue in moderata salita prima su sentiero erboso poi su strada forestale fino alla sorgente Pitt’accurc’ (che accorcia il petto) il cui nome crediamo derivi piu’ dall’acqua freddissima che dalla difficolta’ a raggiungerla….
Proseguiamo in leggera salita su balze erbose in vista dei primi pini loricati. L’ingresso nel Giardino degli Dei suscita un’emozione unica perche’ e’ una vista a cui non siamo abituati: la dolcezza del luogo in fortissimo contrasto con l’aspetto di questi pini loricati giganti che preferiscono crescere fuori dal bosco, per lo piu’ su creste rocciose utilizzate quasi come ultimo rifugio, spesso contorti e tormentati dalle intemperie e tuttavia grandi e sereni. E’ sicuramente uno dei luoghi piu’ belli al mondo.
La suggestione continua, mentre li scopriamo uno ad uno percorrendo la cresta che in poco tempo ci porta al punto più elevato della Serra di Crispo (m 2053), il cui opposto versante scende verticalmente offrendo un inaspettato ampio panorama fino al mare.
Ci fermiamo qui per il pranzo, prima di riprendere la via del ritorno. Dopo una meritata birra al Rifugio, visitiamo il vicino Santuario della Madonna del Pollino, la festa in onore della quale è una delle celebrazioni più importanti della montagna calabro-lucana.
Ritorno in masseria, cena e pernottamento.
Dislivello: 650 m – Lunghezza: 10 km – Durata: 8 ore
4° GIORNO
Il Pollino e il suo Patriarca
Da Colle Impiso, punto di partenza dell’escursione a m 1573, seguiamo il sentiero che entra nel bosco fino alla piana di Vacquarro dove prendiamo la pista a destra che in breve tempo, nella faggeta, ci porta alla sorgente Spezzavummule. Ancora pochi passi e ci troviamo sul Colle Gaudolino a m 1700, ampio passo tra Serra del Prete e Monte Pollino, con il caratteristico bivacco sulla destra. Qui deviamo sul sentiero a sinistra rientrando nel bosco e in salita raggiungiamo un crinale panoramico a m 1980 in corrispondenza di alcuni grossi esemplari di pino loricato.
Siamo ora alla base del pendio erboso che porta alla vetta, che raggiungiamo a m 2248 piegando a sinistra con qualche svolta sulle praterie. Il panorama è meraviglioso, Serra del Prete e il Dolcedorme, Serra delle Ciavole, Serra di Crispo e, più oltre, le cime dell’Orsomarso e il Sirino.
Dopo il pranzo iniziamo la discesa verso il Bosco Pollinello per l’emozionante scoperta, a m 1908, del “Patriarca”, uno degli alberi più spettacolari del Parco Nazionale del Pollino e sicuramente il più vecchio, con i suoi 1000 anni. Uniche le sensazioni di forza e sicurezza che si provano al cospetto di questo gigante monumentale, un Pino Loricato “Pinus Heldreichii sottospecie Leucodermis”, dall’enorme chioma, i rami imponenti e le possenti radici che sembrano più solide della roccia che avvolgono.
Dopo questo incontro, che vale assolutamente qualsiasi fatica, iniziamo il ritorno su comodo sentiero fino al Colle Gaudolino e da qui al Colle Impiso per la stessa via dell’andata.
Aperitivo in masseria, cena e pernottamento.
Dislivello: 825 m – Lunghezza: 12.5 km – Durata: 8 ore
5° GIORNO
Colazione, rilascio delle camere e partenza
INFORMAZIONI
ATTENZIONE, POSTI LIMITATI DA PRENOTARE ENTRO IL 15 FEBBRAIO
- Itinerario: trekking stanziale con partenza dal paese di Rotonda (PZ)
- Dislivello: fino a 900 m giornalieri
- Lunghezza: fino a 13 km giornalieri
- Durata: fino a 8 ore giornaliere
- Difficoltà: EE/▲▲▲▲ (escursioni non difficili ma che richiedono buona forma fisica su sentieri spesso poco o per nulla segnati)
- Costo: da confermare (contattare la Guida al 348 7054571)
- Alloggio: masseria, in camere doppie con bagno privato
- Pasti: trattamento di mezza pensione con cena e colazione in masseria; pranzi al sacco autogestiti
- Appuntamento: comunicato poco prima della partenza
- Come arrivare: in auto: prendere l’autostrada A3, uscire a Lauria Sud – Laino Borgo, seguire le indicazioni per Rotonda
- Guide: Ghelda Tesoro (AIGAE AB278) / Gianluca Ugolini (AIGAE LA608)
- Cosa portare: scarponcini da trekking (obbligatori), bastoncini da trekking (consigliati), zaino, abbigliamento adeguato alla stagione, giacca a vento impermeabile, cappello, guanti, borraccia, lampada frontale.
Per ulteriori informazioni su percorso ed equipaggiamento e la prenotazione telefonare a Gianluca al 348 7054571 o scrivere a info@treksforlovers.com